I tenebrosi sotterranei dei Beati Paoli

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La Sicilia è piena di leggende, ma quella dei Beati Paoli di Palermo è forse la più tenebrosa e affascinante. La storia della setta che di notte si riuniva nei sotterranei della città vecchia per organizzare le vendette contro che infrangeva la legge ha alimentato la fantasia dei siciliani. Secondo alcuni storici, i Beati Paoli vendicavano i torti dei potenti contro la popolazione; altri li collegano alla setta dei vendicosi o alla rivolta cinquecentesca di Gianluca Squarcialupo, che tentò di sostituirsi all’oligarchia cittadina. Per altri ancora, i Beati Paoli si rifanno addirittura a San Paolo (i nati la notte del 29 giugno, festa del santo, era un ciraulo, una persona eccezionale che aveva nella saliva straordinarie proprietà medicamentose) o a San Francesco di Paola, a cui la setta era devota.

Pare che i Beati Paoli si radunassero nei sotterranei della Palermo vecchia. A Palermo esiste effettivamente una piazza Beati Paoli, il luogo che si pensa fosse il loro quartier generale e dove oggi si ammirano le chiese dei santi Cosma e Damiano e quella di S. Maria del Gesù. Il percorso alla ricerca dell’atmosfera di quando agiva la misteriosa setta, parte da Piazzetta Sett’Angeli, dove ci sono le torri della cattedrale normanna ricoperte da una splendida decorazione in pietra lavica.

Si prosegue con la visita alla chiesa di S. Agata alla Grilla, nel luogo in cui secondo la leggenda, la santa aveva la sua villa, e poi alla chiesa dei SS. Quaranta Martiri alla Grilla, per arrivare all’antico edificio del Monte di Pietà. Si entra poi nella trecentesca chiesa di S. Agostino dalla facciata medievale e si passeggia nel mercato del Capo, dimesso ma comunque vivo di una suggestione arabo-barocca. Dal Capo si passa alla chiesa dell’Immacolata Concezione, capolavoro della decorazione a tarsie marmoree del barocco palermitano.

Il giro termina in piazza Marina, nel centro storico. Sotto questa piazza dicono ci fosse uno dei tribunali dei Beati Paoli; proprio al centro di piazza Marina, fu ucciso, per mano dell’associazione criminale Mano Nera, il detective americano Joe Petrosino.