Tre amiche trentenni, Silvia, Barbara e Mariangela, partono per Parigi, realizzando un sogno coltivato fin dall’adolescenza: un viaggio per rievocare le aspirazioni e le allegre spensieratezze di quegli anni e con la tacita speranza per tutte di lasciarsi alle spalle, anche solo per pochi giorni, il proprio carico di delusioni, ansie, contraddizioni, per ritornare un po’ alleggerite dei fardelli che ciascuna porta con sé.
Tuttavia, al momento di partire, Manuel, il figlio di Mariangela, pianta un capriccio che le costringe a portarselo dietro. La presenza del piccolo guastafeste porterà le tre donne a confrontarsi con il tempo che passa, con la realtà che l’adolescenza è ormai lontana (e che in fondo “non andrebbe mai rimpianta, perché è un’età di merda“), e infine con la consapevolezza che per essere passabilmente felici occorre molta buona volontà.
Le mille domande poste dal piccolo Manuel che viaggia con loro, le sue esigenze, i suoi occhi severi offrono alle amiche l’occasione per rivedere le loro convinzioni, trasformando la vacanza da una fuga nel passato a un più consapevole sguardo sul presente e sul futuro.
Risveglio a Parigi, Margerita Oggero, Mondadori, 2009