MACRO – Museo d’arte contemporanea Roma

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Il MACRO è il Museo di Arte Contemporanea di Roma, e fa parte dei Musei in comune.
Una sede secondaria, denominata MACRO Future, è situata in due padiglioni dell’ex mattatoio, nella zona di Testaccio, vicino alla Piramide Cestia.

La sede originaria di MACRO nasce dalla riconversione e restauro di un importante edificio industriale costruito agli inizi del XX secolo e collocato nel quartiere Nomentano di Roma. La prima fase di riconversione, completata nel settembre del 1999, ha consentito l’apertura di sei ampie sale espositive, la mediateca, la libreria, la sala conferenze, un laboratorio, un bookshop e un bar, in questa struttura vengono anche ospitate la collezione permanente del MACRO e gli uffici amministrativi. Attualmente MACRO, grazie ad un’ottima attività espositiva svolta in questi anni a livello nazionale e internazionale, costituisce un importante centro di esposizione e produzione d’arte contemporanea non solo per la città di Roma.


La Collezione del MACRO può sostanzialmente essere ricondotta a due periodi storici: il primo va dagli anni ’60 al 2000 e comprende le opere di esponenti del gruppo Forma 1 – Accardi, Sanfilippo, Perilli, Dorazio – opere della “Scuola di Piazza del Popolo” dove si concentrano le esperienze di alcuni artisti che, assimilata la lezione della Pop Art americana, rielaborano nelle loro opere l’immaginario popolare della società dei consumi e dei mass media – Festa, Schifano, Rotella, Maselli, Pascali…- per arrivare alle opere di Castellani e, con la fine degli anni ’80, le opere degli artisti della Nuova Scuola Romana” che trova il suo riferimento a Roma nel quartiere di San Lorenzo – Pizzi Cannella, Dessì, Bianchi, Ceccobelli, Tirelli – artisti che hanno in comune il recupero della tradizione pittorica e l’elaborazione individuale all’interno dello studio.

La seconda parte delle collezioni del MACRO parte esattamente dal 2001 e arriva ai giorni nostri. A questo secondo gruppo appartengono artisti riconducibili alle tendenze più recenti dell’espressione contemporanea, tra questi solo per citarne alcuni Gianni Asdrubali esponente dell’Astrazione Povera, Giovanni Albanese che fa del ready made e dell’invenzione meccanica, l’oggetto di una poetica ironica e fiammeggiante per arrivare alle opere di Cristiano Pintaldi, Luigi Ontani, Claudio Abate, Leandro Erlich fino alle giovani artiste Sissi e Ciracì.

Info: www.macro.roma.museum