Gavoi è un paese di circa 3000 abitanti nella provincia di Nuoro. Situato a 700 mt. di altitudine nel cuore della Barbagia di Ollolai (storica regione della Sardegna centrale), in posizione strategica fra Nuoro ed il Gennargentu, sorge sul fianco sud-orientale di una collina fronteggiata dai monti di Lodine, fra boschi e corsi d’acqua.
Questo paesino è diventato in pochi anni meta di autori della letteratura mondiale e di conseguenza di turisti affascinati da quest’antichissimo borgo. Ad accendere i riflettori su quest’angolo di paradiso – fino ad allora conosciuto principalmente per il Fiore Sardo, il formaggio di pecora Dop divenuto uno dei presidi Slow Food – è stato un festival letterario.
Nel 2004 il festival ha portato qui scrittori da tutto il mondo, nomi famosi come: Jonathan Coe, Nick Hornby, la francese Dominique Manotti, l’americano Joe Lansdale, gli italiani Faletti, Baricco, Giordano e tanti altri ancora. Oggi, per le strade principali del centro, via Roma e via Sassari, s’incontrano tanti turisti, affascinati dalla storia, dai profumi e dalle armonie del borgo.
E’ possibile ammirare la chiesa di San Gavino, in stile tardo-gotico aragonese, con uno sfavillante rosone di trachite sulla facciata e un particolare campanile a pianta quadrata decorato da una meridiana sul lato sud. All’interno, le campane originali datate 1586-1591. Lungo le stradine, costeggiate dalle tipiche case barbaricine intagliate dai picaperderis, gli spaccapietre del posto, si aprono giardinetti rigogliosi e piccoli orti segreti in cui si mescolano decine di colori naturali, dal rosso al fucsia dei gerani, al giallo caldo delle gerbere.
E poi rose, tulipani, glicini, il tutto contornato da una rigogliosa vegetazione spontanea. Non si può lasciare Gavoi senza aver assaporato i prodotti locali, a partire dal tipico Fiore Sardo al pane di fresa, ai vini e ai liquori come il mirto e il fil’e ferru.