Santa Severina è grazioso borgo medievale arroccato su un’alta rupe nella provincia di Crotone, in Calabria.
Osservando il paese da lontano, nei giorni di foschia, il appare come una nave di pietra, dando un’immagine molto suggestiva.
Con i suoi circa duemila abitanti, rappresenta un luogo sperduto e isolato dal mondo, un paesino tranquillo e incontaminato tra il mare e la montagna, in un contesto dove bellezze naturali e antiche tradizioni sono rimaste immutate.
Santa Severina possiede tre splendidi edifici religiosi: la splendida Cattedrale duecentesca – affiancata dal Battistero e dal Museo Diocesano d’Arte Sacra – la Chiesa di Santa Filomena e quella dell’Addolorata, queste ultime risalenti all’anno Mille.
Ma ciò che domina imponente sulla piazza principale è il Castello normanno Carafa, edificato nel XI secolo (periodo di dominazione normanna) su una fortezza già esistente risalente all’epoca romano-bizantina. Con il suo robusto mastio quadrato e quattro torri cilindriche ad ogni angolo e i quattro bastioni corrispondenti, i suoi sotterranei, le suoi mura merlate, il Castello di Santa Severina costituisce un grandioso esempio di architettura militare.
Il castello prende il nome da Andrea Carafa, che nel ‘500 si occupò di una totale opera di ristrutturazione della fortezza, che fu ulteriormente modificata nel corso dei secoli. Nelle scuderie sono ancora presenti i resti di affreschi medievali. La dimora gentilizia, situata al piano nobile, rappresenta esempio di decorazione di residenze private Calabresi, con i suoi grandiosi saloni decorati a stucchi e affreschi barocchi del pittore Francesco Giordano. Nel salone di rappresentanza è raffigurato il “Trionfo della casa Gruther“, dedicato alla famiglia committente, con ricche decorazione rococò. Particolarmente significativa la cappella privata, in cui sono rappresentate scene della vita di Gesù. L’ultimo restauro risale a pochi anni fa, dal 1991 al 1998.
Sembra che l’area in cui si trova il Castello di Santa Severina fosse l’acropoli dell’antica Siberene, come emerse da alcuni scavi condotti durante i restauri, quando furono ritrovati reperti risalenti all’età greca, i resti di una chiesa bizantina e una necropoli dello stesso periodo storico, e oggi visitabili nel museo del castello.
Il Castello, infatti, ospita al suo interno il museo archeologico, dedicato alla storia di Santa Severina e del Castello stesso, e ospita anche il Centro Documentazione Studi Castelli e Fortificazioni Calabresi oltre a mostre d’arte, esposizioni di artigianato artistico e concerti.