Castel Wolfsthurn, gioiello barocco in Alto Adige

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Situato su di una collina sopra Mareta (Mareit), una località della frazione altoatesina di Racines, Castel Wolfsthurn è considerato il più bel castello barocco dell’Alto Adige.
Le origini del castello sono incerte. Prima del castello, al suo posto si trovava una torre difensiva, acquisita dai Conti del Tirolo nel 1242,  e passata in feudo a Rudolfus Lupus. Proprio da Lupus-Wolf deriva  il nome del castello, infatti Wolf in tedesco significa “lupo”. Nel 1574 la proprietà passò alla famiglia Grebmer e circa 200 anni dopo alla famiglia Sternbach di Brunico, alla quale il castello appartiene ancora oggi. Tra il 1727 e il 1741 Franz Andreas Von Sternbach ha trasformato il castello nell’unico in stile barocco dell’intero Tirolo.

Dal 1996 al primo piano del castello è situato il Museo Provinciale della Caccia e della Pesca, una fonte preziosa di informazioni storiche e culturali sulla selvaggina, l’arte venatoria e la pesca.
Ai bambini è offerto un percorso ludico-didattico in cui incontrano gli animali e imparano a riconoscerne le caratteristiche. Il castello è collegato al paese attraverso il sentiero “Bosco e acqua“, una passeggiata di un chilometro.

Il castello possiede 365 finestre, poichè in epoca barocca si usava inserire dei riferimenti numerici – in questo caso i giorni dell’anno – nella progettazione architettonica.
Le sale nobili del castello si sono conservate nel loro aspetto originale, uno scorcio della vita della nobiltà nel XVIII e XIX secolo. Tutti i mobili, i dipinti, i ritratti di famiglia e le tappezzerie in questo ambito espositivo fanno parte dell’inventario originale del castello.
Le sale sono riccamente arredate: stucchi artistici in colori pastello sui soffitti, mobili di diverse epoche; la sala da ballo con la sua notevole altezza ed il lampadario di cristallo; il salone con la stufa rococò dipinta e i ritratti in stile Biedermeier; le due “sale da caccia” con arazzi dipinti che raccontano di nobili battute di caccia.