Tinnura, in provincia di Oristano, si affaccia sulla ridente vallata di Modolo che degrada verso il mare della costiera occidentale della Sardegna, tra uliveti, frutteti e vigneti, compresi quelli del Malvasia.
Tinnura Non è un paese molto conosciuto, ed è lontano dalle mete turistiche più frequentate della Sardegna, quindi è difficile capitarci per caso… Ma vale la pena perdere qualche ora e visitarlo, per ammirare i suoi murales. Quasi tutte le case di Tinnura sono decorate da grandi e meravigliosi murales raffiguranti scene di folklore e di vita quotidiana. Attraversare le strade di questo paese significa conoscerne il suo passato. Una buona parte dei murales è stata realizzata da Pina Monne, una delle artiste più talentuose della Sardegna.
Il paese era abitato già in epoca nuragica, e in seguito vi si insediarono aziende agrarie romane dedite alla coltivazione dei cereali, che sopravvissero fino al medioevo. Si sviluppò poi la coltura dell’ulivo e della vite, ed attualmente fa parte dlla “Strada del vino Malvasia di Bosa“.
L’attività tipica è rappresentata dalla lavorazione dell’asfodelo; la produzione di cestini ricchi di decorazioni tradizionali, che un tempo costituiva parte integrante del corredo della sposa, l’ha reso molto rinomato.
Da vedere, la parrocchiale dedicata a Sant’Anna, semplice e con l’elegante e slanciato campanile caratterizzato da bande orizzontali rosso mattone.
Poco fuori dal paese, vi è il nuraghe Tres Bias che risalirebbe alla media età del bronzo, e, poco lontano, l’imponente tomba dei giganti di “Su Crastu Covocadu” (la pietra coperta).
Info utili:
– Coordinate di Tinnura: 40.270103,8.564138
– Web: www.comune.tinnura.or.it