Un elenco di dieci posti da visitare nella bellissima città di Napoli.
La Marianna – Palazzo San Giacomo
Detta 1a “capa” di Napoli, la testa della città; come il Marforio romano, la statua proviene dall’antichità; è stata trasferita da S. Eligio nella sede municipale.
Borgo Due Porte
Una delle zone più panoramiche e sconosciute della città, classica passeggiata dei napoletani del lunedì in albis, alle pendici della collina del
Vomero (salita da via Cattaneo, quartiere Arenella).
Casa di S.Maria Francesca delle Cinque Piaghe
Anna Gallo, terziaria francescana, canonizzata da papa Pio IX, dall’inizio del secolo è compatrona di Napoli (vico Tre Rea Toledo a Montecalvario, nei Quartieri Spagnoli).
Cimitero delle Fosse, Albergo dei Poveri
Capolavoro “cabalistico” di Ferdinando Fuga, incaricato da Carlo III di Borbone di un’impresa impossibile: il palazzo-serraglio per diseredati più grande d’Europa. Gli emarginati dovevano essere redenti (con una chiesa), formati (scuole professionali), ospitati (dormitori e refettori) e sepolti dopo morti nelle fosse comune (via Cannole al Trivio, quartiere Arenaccia).
Gabinetto Segreto, Museo Archeologico
Presenta un’antica collezione di pitture e reperti provenienti dalla Pompei erotica; un tempo si visitava solo con una speciale dispensa.
Moiariello
È il quartiere più verde della città, sulla collina di Capodimonte, e ospita l’Osservatorio astronomico. Una scalinata panoramica vi si arrampica dal quartiere Sanità (salita dalla piazza dei Miracoli, attraverso via Ottavio Morisani o da via Foria, sopra l’Orto Botanico).
Museo Zoologico, Università
Fondato da Gioacchino Murat, ospita tra le altre una collezione entomologica tra le più grandi al mondo.
Papiri di Ercolano, Biblioteca nazionale
(Piazza del Plebiscito). I manoscritti filosofici in greco della biblioteca della Villa dei Papiri, sono stati trasferiti su supporto informativo e leggibili al computer.
S. Domenico Soriano
La chiesetta di piazza Dante nel ‘700 fu tempio segreto della stampa clandestina nazionale dei libri all’Indice.
S. Gregorio Armeno
Nell’omonima via, il complesso conventuale conserva uno spettacolare chiostro, il coro segreto delle monache, dipinti di Luca Giordano.