Punta San Vigilio, poesia del Garda

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Estremo lembo del Monte Baldo, San Vigilio si specchia nel punto più ampio lago di Garda. Sul fianco nord della penisola, la Baia delle Sirene, una delle più belle spiagge del lago. Proprio sulla punta della penisola sorge Villa San Vigilio, la parte padronale che racchiude il parco, il Belvedere romano, la grande serra dei limoni e degli aranci, il palazzo e la chiesetta più volte restaurata, ma d’origine molto antica, dedicata a San Vigilio, vescovo di Trento che,  verso la fine del IV secolo, convertì le genti del lago al cristianesimo.

Ovunque, traspaiono impronte dell’umanesimo: dal Belvedere con i dodici Cesari, all’Adamo ed Eva del Campagna al giardinetto di Venere al bassorilievo di Apollo e Dafne.

Vicino al suggestivo porticciolo, si trova la quattrocentesca Locanda San Vigilio, accanto alle abitazioni dei dipendenti con il grande bosco di ulivi e il viale di cipressi che conduce alla Villa. In questo angolo di paradiso il clima mite fa crescere rigogliose l’agave e altre magnifiche piante mediterranee.

San Vigilio è stata cantata da poeti come Catullo e Virgilio, già nel 56 a.C.; fu amata dai Romani e citata come feudo della famiglia Brenzoni nel 1500, secolo in cui Agostino Brenzoni vi fece costruire una sontuosa villa che ospitò Napoleone Bonaparte e la moglie Maria Luigia, l’imperatore Alessandro di Russia e il re di Napoli e, secoli più tardi, il ministro Churchill, attori famosi come Vivien Leigh e Lawrence Oliver, il Principe Carlo d’Inghilterra che vi soggiornò nel 1996 con i Principi del Liechtenstein, il re Juan Carlos di Spagna che vi trascorse alcuni giorni rimanendo estasiato dalla bellezza del luogo.