Il Barbaresco è uno dei grandi vini Piemontesi. Le sue origini sono molto antiche tanto che già Tito Livio ne fa menzione, nella sua monumentale Storia Romana. Sembra che perfino i Galli siano scesi in Italia attratti dall’eccellente qualità del vino di Barbaritium, poi diventato “Barbariscum” e quindi “Barbaresco“.
Secondo altre tradizioni, invece, il vino deriverebbe il suo nome dalle orde barbariche che causarono la caduta dell’Impero Romano.
Molto tempo fa il Barbaresco veniva chiamato Nebbiolo o Barolo, ed era vinificato con l’aggiunta di uve Moscatello e Passeretta che gli conferivano un sapore dolciastro ed effervescente.Viene prodotto nella zona delle Langhe in provincia di Alba tra i comuni di Treiso, Neive e, naturalmente, Barbaresco, con le stesse uve Nebbiolo con le quali viene vinificato il Barolo.
Il segreto di questo nobile vino risiede nella simbiosi perfetta e imprevedibile tra i substrati argillosi e calcarei delle colline.
E’ questo un vino dal colore rosso granato con riflessi arancione e dal profumo caratteristico, etereo, gradevole ed intenso. Il sapore è asciutto, pieno, robusto, austero ma vellutato. Il periodo minimo di invecchiamento previsto dal Disciplinare è di due anni, di cui un anno in botti di rovere o di castagno.
Nel caso sia sottoposto ad un periodo di invecchiamento superiore a quattro anni, può portare come specificazione aggiuntiva la dizione “riserva”. La gradazione alcolica minima è di 12,5 gradi.
E’ indicato per accompagnare piatti di carne importanti e saporiti, cacciagione e selvaggina. Quando molto profumato si accompagna bene con formaggi stagionati, rognoncini trifolati, fegatini.