Il castello più infestato d’Italia

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Il Castello della Rotta si trova in Piemonte, in località La Rotta, nella campagna fra Moncalieri e Villastellone.

Di origine trecentesca, fu costruito dall’ordine dei Templari, che possedettero il maniero alla fine del 1100. I cavalieri del Tempio furono accusati di eresia e negromanzia dalla Chiesa e mandati al rogo, a centinaia, ai primi del Trecento. Sembra che le loro maledizioni in punto di morte si siano compiute…

Nel Castello della Rotta morì impazzito il Re di Sardegna Vittorio Amedeo II, fatto rinchiudere dal figlio nelle prigioni del castello.


Nell’arco dei secoli nel castello si sono svolte feroci battaglie e tanto sangue è stato versato, ma la sua struttura non ha subito modificazioni rilevanti e ancora oggi presenta  le semplici e funzionali architetture tipiche dei fortilizi difensivi medievali, un edificio centrale a mattoni rossi, con una corte feudale in forma chiusa e una grande torre merlata difensiva all’ingresso.

Il Castello della Rotta è però famoso per essere uno dei luoghi più infestati d’Italia.
Specialisti ed esperti di paranormale affermano che il Castello sorga in una posizione “strategica”, nel punto di intersezione di due particolari linee di forza terrestre, e per questo attiri fenomeni paranormali.

Molte sono le testimonianze di chi ha assistito ad inspiegabili apparizioni, come il fantasma di un cavaliere a cavallo che vaga con la propria testa sotto il braccio.

Molte visioni e apparizioni, che sono descritte in libri e giornali, con tanto di foto, sono legati a leggende o a  fatti accaduti particolarmente tristi:

La leggenda del “frate della Rotta”, raccontata da secoli, narra le vicende di un bel giovane che si era follemente innamorato di una bella principessa. Durante la grande festa di fidanzamento al castello, il maniero fu assalito dai saraceni. La principessa si rifugiò sulla cima della torre, e per sfuggire agli invasori si lanciò nel vuoto.

Il giovane fidanzato combattè tutta la notte e al mattino scoprì accanto al ponte levatoio il corpo senza vita della sua promessa sposa. Sconvolto dal dolore si fece frate e andò a combattere gli infedeli in Terrasanta.

Del cavaliere si sentirebbe risuonare il rumore degli zoccoli nelle stanze interne, è a cavallo, ha una spada in mano e una croce di ferro sul petto.

Si vede anche il fantasma di un frate, e quello di una giovane donna (la principessa) che si butta dalla torre. La donna suicida lascerebbe dietro di sé profumi di rose e gigli. L’ultimo ad aver intravisto il fantasma del frate è il proprietario del castello.
I custodi del castello, che abitano in una vicina fattoria, raccontano che a mezzanotte in punto talvolta vengono svegliati dal  rumore del galoppo di un cavallo all’interno del castello,  un gran fracasso di zoccoli.
Da sempre si narrava che lo scheletro di un uomo, con una grossa croce di ferro sul petto, armato di una lunga spada, vagava a cavallo per le sale deserte del castello. Recentemente, durante alcune operazioni di scavo ai piedi della torre, è stato rinvenuto lo scheletro di un uomo accanto a quello di un cavallo. L’uomo aveva sul petto una grossa croce di ferro e al fianco una spada.

Vi è poi il sacerdote murato vivo nel 1400 per terribili crimini commessi, il ragazzino travolto da cavalli imbizzarriti che riappare come piccola figura diafana. Insieme allo spettro del bambino vagherebbe anche la nutrice disperata che ancora piange e sospira per esserle sfuggito di mano.

Vi sono visioni di battaglie e di interi eserciti ancora in marcia.

Ma il fenomeno più inquietante  si verifica nella notte tra il 12 ed il 13 di giugno, quando si vede un’intera processione di spettri dirigersi verso il castello, con fiaccole. Uno spettacolo davvero da brivido!

Il Castello della Rotta è una proprietà privata non aperta al pubblico.