Il nostro itinerario parte da Lecce. Da qui si raggiunge San Cataldo con la sua spiaggia circondata dalla pineta e i resti dell’antico porto fatto erigere dall’imperatore romano Adriano nel II secolo.
Con la statale si arriva poi a Torre dell’Orso, che vanta una splendida baia incorniciata dal verde dei pini marittimi. Nelle vicinanze si trova la Grotta della Poesia.
La strada prosegue lontano dal mare per giungere a Otranto, importante centro del dominio bizantino in italia.
L’antico centro medievale è quasi tutto cinto da un turrito perimetro murario, in cui si apre la porta Alfonsina, del ‘400. All’interno delle mura si trova il castello, edificato alla fine del Quattrocento, e la piccola basilica bizantina di San Pietro, eretta intorno all’anno Mille. La cattedrale, edificata negli anni 1080-1088 è un tipico esempio di architettura romanico-pugliese.
Superato Capo d’Otranto, il punto più orientale della penisola Italiana, la costa alta e inaccessibile presenta varie grotte, tra cui le più note sono la grotta Zinzulusa e la grotta Romanelli, tra Santa Cesarea Terme e Castro Marina. La Zunzulusa (in pugliese “cenciosa”) si distingue per la ricchezza di formazioni stalattitiche e stalagmitiche, per i rari esemplari di fauna cavernicola e per i reperti paleo-neolitici qui rinvenuti. Anche la Romanelli possiede numerose testimonianze preistoriche.
Proseguendo sulla statale si giunge a Santa Maria di Leuca. La massiccia scogliera di Meliso (capo Santa Maria di Leuca) segna il punto più remoto del tallone dello stivale italiano. Ville in stile arabo, moresco, egizio e gotico, una pagoda e un tempio dorico creano nella cittadina una varietà architettonica tipica dei luoghi in cui si incontrano diverse culture. Sul piazzale, a pochi metri dal mare, una colonna ricorda la leggenda dello sbarco di San Pietro. Il faro, il santuario e una croce completano la suggestione di questo estremo lembo dell’Italia, frequentata stazione balneare.