Il Santuario si trova a 18 chilometri di distanza da Matera, sulla sommità dell’omonimo colle, e deve il suo nome al quadro della Madonna di Picciano che si trova sull’altare maggiore della chiesa, databile al XV secolo, e nella cappella alle spalle dell’altare la statua della Madonna che viene portata in processione.
La struttura risale probabilmente all’anno mille e appartenne prima ai monaci cavalieri dell’ordine dei Templari e poi all’ordine dei monaci dei Cavalieri di Malta. Accanto al santuario è stato costruito, intorno al 1966, un monastero dei Benedettini Orvietani.
Il nucleo principale del santuario risale probabilmente al XII-XII secolo ed è costituito da tre navate.
La leggenda narra che la Madonna apparve sui rami di una quercia ad alcuni pastori abruzzesi che percorrevano quei luoghi per la transumanza.
Secondo la tradizione, il Santuario di Picciano è strettamente legato a un paesino dell’Abruzzo chiamato appunto Picciano, nel quale una donna sottrasse dalla chiesa di Santa Maria del Soccorso che si trova nel paesino, il quadro della Madonna di Picciano, portandolo a Matera.
Secondo altri invece, il culto della Madonna di Picciano sarebbe stato introdotto in Abruzzo dai pastori, che andavano in transumanza dai monti abruzzesi ai pascoli vicini il Santuario.
Oggi il Santuario ed il monastero sono custoditi dai monaci benedettini olivetani.