Il progetto di restauro, recupero e valorizzazione delle mura e del sistema culturale – museale della città di Ferrara, elaborato dal Comune di Ferrara nel 1987, ha definito nell’ambito urbano la localizzazione delle sedi museali e degli edifici a destinazione culturale. Nelle distinte aree di progetto viene delineato ogni singolo museo civico del sistema urbano, individuando in modo specifico l’articolazione delle varie sedi, i percorsi ed il raccordo alla cinta muraria, che circonda e racchiude il centro storico.
Nel settore sud-orientale della città, fra corso Giovecca e via Scandiana è localizzato il sistema dei Musei Civici di Arte Antica, imperniato su Schifanoia, splendida delizia estense.
Il Palazzo che ospita il museo civico si affaccia sulla via Scandiana, limitata verso l’estremità orientale dalla quattrocentesca chiesa di Santa Libera oggi sede del Lapidario Civico.
Il terzo museo che fa parte dei Musei Civici di Arte Antica, è la Palazzina Marfisa d’Este, affacciata su corso Giovecca, due isolati a Nord di Palazzo Schifanoia. Anticamente le residenze erano circondate da vasti giardini. In particolare la Palazzina di Marfisa aveva un “giardino segreto”, racchiuso all’interno di padiglioni e logge, oggi solo in parte conservate, una vasta area verde con un giardino “all’italiana” e un boschetto che arriva a ridosso di Palazzo Bonacossi, affacciato su via Cisterna del Follo.
Quando Francesco d’Este nel 1572 acquistò il palazzo, successivamente chiamato dei Bonacossi, creò un’unica proprietà e per saldare fra loro le due unità edilizie, fece costruire la nobile loggia del Cenacolo sul retro , come fondale scenico del giardino di Marfisa e raccordo con il nuovo palazzo.
Francesco d’Este in quel periodo era proprietario anche di Palazzo Schifanoia e la comunicazione fra questi avveniva attraverso i giardini con percorsi immersi nel verde.
A questo assetto urbano si è chiaramente ispirato il “Progetto Mura” che ha cercato di interpretare “modernamente” l’antica configurazione dei giardini, ripristinando, nei limiti consentiti dell’evoluzione successiva della città gli spazi verdi e i percorsi di collegamento ed ha saputo interpretare le nuove vocazioni funzionali degli edifici, dando omogeneità di destinazione d’uso a tutto il comparto.
Infatti Palazzo Bonacossi, oggi sede della Direzione dei musei Civici di Arte Antica, è dotato di uno spazio espositivo strutturato per accogliere le collezioni del ricco patrimonio sino ad ora conservato nei depositi. Sono inoltre attivi i servizi aperti al pubblico come la fototeca civica e la biblioteca speciale di archeologia e storia dell’arte. In questo modo si crea una organica articolazione museale, che vede in Palazzo Schifanoia, finalmente liberato dagli uffici della Direzione, la sede espositiva delle raccolte storiche del museo civico.
Il progetto di restauro, recupero e valorizzazione delle mura e del sistema culturale – museale della città di Ferrara, elaborato dal Comune di Ferrara nel 1987, ha definito nell’ambito urbano la localizzazione delle sedi museali e degli edifici a destinazione culturale. Nelle distinte aree di progetto viene delineato ogni singolo museo civico del sistema urbano, individuando in modo specifico l’articolazione delle varie sedi , i percorsi ed il raccordo alla cinta muraria, che circonda e racchiude il centro storico.Nel settore sud-orientale della città, fra corso Giovecca e via Scandiana è localizzato il sistema dei Musei Civici di Arte Antica, imperniato su Schifanoia, splendida delizia estense.Il Palazzo che ospita il museo civico si affaccia sulla via Scandiana, limitata verso l’estremità orientale dalla quattrocentesca chiesa di Santa Libera oggi sede del Lapidario Civico.Il terzo museo che fa parte dei Musei Civici di Arte Antica, è la Palazzina Marfisa d’Este, affacciata su corso Giovecca, due isolati a Nord di Palazzo Schifanoia. Anticamente le residenze erano circondate da vasti giardini. In particolare la Palazzina di Marfisa aveva un “giardino segreto”, racchiuso all’interno di padiglioni e logge, oggi solo in parte conservate, una vasta area verde con un giardino “all’italiana” e un boschetto che arriva a ridosso di Palazzo Bonacossi, affacciato su via Cisterna del Follo.Quando Francesco d’Este nel 1572 acquistò il palazzo, successivamente chiamato dei Bonacossi, creò un’unica proprietà e per saldare fra loro le due unità edilizie, fece costruire la nobile loggia del Cenacolo sul retro , come fondale scenico del giardino di Marfisa e raccordo con il nuovo palazzo.Francesco d’Este in quel periodo era proprietario anche di Palazzo Schifanoia e la comunicazione fra questi avveniva attraverso i giardini con percorsi immersi nel verde. A questo assetto urbano si è chiaramente ispirato il “Progetto Mura” che ha cercato di interpretare “modernamente” l’antica configurazione dei giardini, ripristinando, nei limiti consentiti dell’evoluzione successiva della città gli spazi verdi e i percorsi di collegamento ed ha saputo interpretare le nuove vocazioni funzionali degli edifici, dando omogeneità di destinazione d’uso a tutto il comparto.Infatti Palazzo Bonacossi, oggi sede della Direzione dei musei Civici di Arte Antica, è dotato di uno spazio espositivo strutturato per accogliere le collezioni del ricco patrimonio sino ad ora conservato nei depositi. Sono inoltre attivi i servizi aperti al pubblico come la fototeca civica e la biblioteca speciale di archeologia e storia dell’arte. In questo modo si crea una organica articolazione museale, che vede in Palazzo Schifanoia, finalmente liberato dagli uffici della Direzione, la sede espositiva delle raccolte storiche del museo civico.
Musei Civici di Arte Antica
Palazzo Bonacossi
via Cisterna del Follo, 5 – 44100 Ferrara
tel: 0532.232933
fax: 0532.232944
E-mail: arteantica@comune.fe.it
[fonte: www.artecultura.fe.it]