Città di confine, e non solo dal punto di vista geografico, Piacenza non è lombarda, nonostante graviti nella sfera di Milano, e si distingue anche da tutte le altre città emiliane. Abitata già in epoca preistorica, possiede un alto numero di chiese, molte di grande interesse.
Affacciato su una bella piazza chiusa da portici sorge il Duomo: costruito nel XII secolo dai Maestri Comacini in stile gotico lombardo, custodisce al suo interno affreschi e quadri di Guercino, Procaccini, Morgari. La chiesa di Sant’Antonino, situata nella piazza omonima, possiede un nucleo originario dell’inizio del XI secolo.
Si distinguono poi, tra le altre, la duecentesca chiesa di San Francesco, San Savino (eretta nel XII secolo), San Sisto (XV-XVI secolo), Sant’Eufemia (XII secolo) e la chiesa della Madonna di Campagna, imponente edificio rinascimentale riccamente decorato (fra gli affreschi sono notevoli quelli del Pordenone).
E poi Piazza Cavalli, dove, oltre alle due statue equestri del Farnese scolpite dal Mochi nel 1620-1625, sorge il Gotico, duecentesco palazzo comunale considerato uno dei più significativi edifici civili italiani.