Come altri centri abitati di costa o fondovalle, anche Levanto sorge tra il XII e il XIII secolo, nel basso medioevo, quando gli abitanti delle alture si insediarono là dove era possibile svolgere attività di scambio e commercio con più facilità.
Infatti, dalla zona di Ceula, molti scesero a valle, entrando presto nell’ottica della politica genovese con l’atto di convenzione stipulato nel 1145. Dal 1247 gli abitanti diventano genovesi a tutti gli effetti confermando l’istituto comunale.
La chiesa di Sant’Andrea è un edificio gotico che risale al 1222, in seguito modificato. Edificata ai margini di una piccola piazza, rapresenta un interessante testimonianza artistica. Nella lunetta che sovrasta il portale si trova un dipinto murale molto particolare che raffigura la Vergine, due angeli porta corona e il Bambino, mentre un’Annunciazione quattrocentesca, piuttosto rovinata, decora la loggia comunale.
Al suo interno è conservato un polittico di Carlo Braccesco, attualmente diviso tra collezioni pubbliche e private, tra cui due tele dipinte che si trovano al Museo Diocesiano di La Spezia. Le tele, rappresentanti i santi Erasmo, Gerolamo, Pantaleo e un santo vescovo, sono state dipinte negli ultimi anno del XV secolo. A Sant’Andrea si trova inoltre la tela raffigurante la Vergine con il Bambino tra i santi Bartolomeo e Bernardo, attribuita al Carpenino.
Verso Bonassola, su un’altura domina il Convento di San Francesco, con la chiesa dedicata alla Santissima Annunziata, edificati dal 1499, che conserva opere di Pier Francesco Sacchi, Bernardo Strozzi, Giovanni Battista Casoni. In particolare, il San Giorgio che uccide il Drago di Sacchi conferma il forte legame che durante il Rinascimento si consolidò tra la cultura figurativa lombarda e quella ligure.