Il santuario della Madonna dell’Arco è situato a Sant’Anastasia, in provincia di Napoli, è tra i più antichi e famosi luoghi di culto della Campania.
Un santuario rinomato per il gran numero di ex voto, tavolette votive dipinte con le immagini dei miracoli ricevuti dai fedeli, esempi di vita quotidiana che i devoti alla Madonna hanno presentato come ringraziamento per le grazie ricevute.
La prima tavoletta risale al 1499, oggi ce ne sono circa 8000.
La denominazione “dell’Arco” è dovuta all’antica località “Archi”, così chiamata per la presenza delle arcate di un acquedotto romano, dove, il 6 aprile 1450, lunedì di Pasqua, avvenne il primo miracolo compiuto dalla Madonna. Un giocatore di pallamaglio (è un gioco antico simile al cricket o al golf) persa la partita lanciò per la rabbia una boccia contro il sacro dipinto della Vergine, che si trovava proprio sotto un arco dell’acquedotto.
L’immagine della Madonna prese a sanguinare e, immediatamente venerata dal popolo, divenne fonte di grandi prodigi. Il giovane responsabile venne poi impiccato vicino al dipinto e il suo cadavere si seccò nel giro di poche ore. Questo episodio generò il culto della Madonna dell’Arco, e folle di fedeli arrivavano da tutto il Sud Italia, tanto che sul luogo si costruì una cappella.
Più di un secolo dopo, nel 1589, avvenne un altro episodio miracoloso: una anziana coppia andò a deporre l’ex voto dopo aver ottenuto la guarigione dell’uomo da una grave malattia gli occhi. La moglie portò un maialetto, che però scappò. La donna chiese al marito di aiutarla a cercarlo, ma questi era impegnato a deporre la tavoletta, così la moglie, dalla rabbia la strappò al marito e la buttò a terra calpestandola e bestemmiando. Quei piedi che avevano profanato il voto alla Madonna iniziarono a gonfiarsi e a dolere e l’anno seguente, la notte del Venerdì Santo, si staccarono di netto dal corpo, senza versare sangue. I piedi sono ancora oggi esposti in una teca di vetro nel Santuario. Dopo questo episodio i pellegrini aumentarono a dismisura e si rese necessario costruire una grande chiesa.
La costruzione del Santuario iniziò nel1593 e fu ultimata nel 1610.
La festa che rappresenta il culto folkloristico della Madonna dell’Arco si tiene il lunedì dell’Angelo. Partendo dai vari luoghi, gruppi di trenta o quaranta uomini portano in spalla dei grandi simulacri, e, di corsa e a piedi nudi, percorrono molti km per arrivare al Santuario.
Anche se il Santuario, con il grande convento dei Domenicani annesso, è il centro del culto molte piccole cappelle, edicole e chiese dedicate alla Madonna dell’Arco, sono sorte per le vie di Napoli e di altri paesi dei dintorni, custodite e accudite un pò da tutti, in modo da continuare la devozione tutto l’anno.