Un fantasma senza occhi a Caccamo

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In provincia di Palermo, il castello di Caccamo è un castello medievale risalente all’anno Mille, ristrutturato nell’età barocca.

Edificato in pietra bianca calcarea, con torri e merli, presenta nella muratura monofore e e bifore.
All’interno vi è un bel salone con il soffitto a cassettoni detto “della congiura“, poiché nel 1160 si riunirono i baroni ribelli contro Guglielmo il Malo.

Proprio a quest’ultimo è legato un tragico avvenimento di cui si parla ancora oggi. Il proprietario del castello, Matteo Bonello,  ingannato dalle false promesse politiche di Guglielmo I detto il “Malo”, fu catturato e lasciato morire in una prigione sotterranea dopo che gli erano stati recisi i tendini e cavati gli occhi.

Qualcuno giura di aver visto il suo fantasma vagare ancora tra le sale del castello e lo descrive vestito con una giacca di cuoio e pantaloni aderenti, con 2 profonde cavità vuote al posto degli occhi, che sembrano sprigionare tutto il suo rancore e la ricerca di vendetta.

Il fantasma è stato visto mentre si aggirava lentamente nel corridoio del castello, trascinandosi pesantemente sul pavimento e borbottando qualcosa con un tono minaccioso.

Si dice che in realtà  menzioni i nomi di coloro che lo tradirono e torturarono. Ma proprio l’odio che lo pervade, secondo gli studiosi, impedisce al fantasma di trovare la pace, e quindi di continuare a vagare inquieto nel maniero.

Nel 1963 il castello fu acquistato dalla regione Sicilia che ha provveduto a vari lavori di adeguamento e restauro.